Denominazione antica di origine
Catina
Denominazione moderna di origine
Catania
Tipo epigrafico
Religione
cristiana
Lingua dell'iscrizione
Greco antico
Data dell'iscrizione
Fine III secolo - IV secolo.
Tecnica di esecuzione
Materiale
Tipo di oggetto
Dimensioni del supporto (cm)
Altezza 19.5, Larghezza 13, Spessore 1-5
Forme delle lettere: alfa con la traversa spezzata e con braccio in alto; delta corsivo; ∈, Ϲ, ω. In basso a destra, una palma (non un candeliere a sette bracci).
Inventario N.
310
Collocazione
in esposizione - Sala I (al 28-02-2019)
Luogo di provenienza
Probabilmente Catania. L'iscrizione, pubblicata da Libertini tra il materiale di origine incerta del Museo Biscari, è stata considerata catanese.
Collezione di provenienza
Collezione Biscari
Commento
A causa del disegno, interpretato come un candelabro, l'iscrizione è stata finora collocata tra le giudaiche. Comunque, si tratta molto probabilmente di una semplice palma. Per di più, l'integrazione della fine qui proposta esclude il carattere giudaico dell'epitaffio. Il nesso ἐν Χριστῷ è attestato a Catania in formulari di altri tipi, scritto per intero o abbreviato (IG XIV 531; Orsi 1893, 389 [v]: ἐν Χρ(ιστ)ῷ; IG XIV 535: ἐν Χ(ριστ)ῷ). Lo troviamo, inoltre, in molte iscrizioni siracusane. Qui, il formulario sembra G3a, attestato meglio nelle iscrizioni pagane.
Bibliografia
I.Sicily N.
Trismegistos (TM) N.