Denominazione antica di origine
Catina
Denominazione moderna di origine
Catania
Tipo epigrafico
Religione
pagana
Lingua dell'iscrizione
Latino
Data dell'iscrizione
I secolo - II secolo.
Tecnica di esecuzione
Materiale
Tipo di oggetto
Dimensioni del supporto (cm)
Altezza 16, Larghezza 19, Spessore 3.5
Lettere profonde. Le A corsiveggianti; R corsiva (quasi come un'A senza la traversa). Punto a r. 1.
Inventario N.
468
Collocazione
Cassetta 41 Sala XXII (al 28-02-2019)
Luogo di provenienza
Probabilmente Catania o un altro centro della Sicilia orientale. È difficile stabilirne l'origine in base al contenuto, ma sembra poco probabile la provenienza urbana. L'iscrizione, segnalata nel Museo Biscari a partire dal XVIII secolo, fu collocata tra le urbane dal Mommsen. Presente nel CIL X, è rimasta fuori dal CIL VI.
Collezione di provenienza
Collezione Biscari
Commento
Nell'onomastica femminile romana, in cui i prenomi sono rari, ci sono comunque alcune attestazioni della combinazione C. Iulia tra la gente comune in diverse parti dell'impero. Il secondo cognome della defunta, Venus, rende la formula onomastica ancora più insolita. È difficile spiegare perché la combinazione Iulia Prisca sia stata "espansa" in questo modo; forse veniva considerata troppo comune. Il formulario è L3 (cfr. Korhonen 2004, pp.94-95), ma l'età viene indicata con un attributo al genitivo a(nnorum) XIIII, una formula poco comune. È anche possibile che la lettera V (per vixit) fosse dimenticata. Nel Museo Civico un confronto paleografico, anche se più curato, è
EpiCUM217 (probabilmente catanese).
Bibliografia
I.Sicily N.
Trismegistos (TM) N.