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EpiCUM422
Mattone dei Mamertini in lingua osca
Stato: edited
immagine
Foto n. 1 / ?
Spinner
Mattone di argilla. Il timbro occupa un campo incassato rettangolare 2,5-2,6 cm x 19 cm, arrotondato all'estremità sinistra, quadrato a destra e riempito da grandi lettere regolari in scrittura greca. Mostra 02.
Denominazione antica di origine
Messana
Denominazione moderna di origine
Messina
Tipo epigrafico
timbro
Lingua dell'iscrizione
Osco in grafia greca
Data dell'iscrizione
Fine del II secolo a.C. - fine del III secolo a.C.
Tecnica di esecuzione
A matrice
Materiale
terracotta
Tipo di oggetto
mattone
Dimensioni del supporto (cm)
Altezza 17.6, Larghezza 36.3, Spessore 8.8-9.2
Ampie curate lettere regolari del III o IV secolo a.C. MU presenta i tratti finali verticali, e i tratti centrali che non si estendono fino al fondo della lettera; epsilon ha una barra intermedia più corta; omicron è piccolo e centrale.
Collocazione
in esposizione - Sala X (al 28-02-2019)
Luogo di provenienza
Provenienza originale sconosciuta
Commento
Un gruppo di mercenari campaniche parlavano la lingua osca, impiegati in origine da Agatocle, tiranno di Siracusa, occupò la città di Messina nel 289 a.C. Successivamente (per circa il primo secolo della loro occupazione) continuarono a usare la lingua osca nei documenti iscritti, e sopravvivono un numero di testi. Loro stessi si appellavano i "figli di Mamerte" (l'equivalente italico del dio Marte) e da lì i Mamertini, e Messana nel periodo romano era talvolta chiamata la civitas mamertina. L'osco era una lingua italica parlata nella maggior parte del Centro e del Sud di Italia e adoperata fino alla fine della Repubblica romana (I secolo a.C.), prima di venire interamente soppiantata dal latino. Anche se altri gruppi di mercenari campani si stabilirono in Sicilia nel periodo ellenistico (ad esempio a Entella nel IV secolo a.C.), Messana è l'unico insediamento in Sicilia che ha prodotto prove scritte dell'uso dell'Osco. Tutti questi testi, anche se in lingua osca, utilizzano l'alfabeto greco: questa è la pratica adottata in gran parte dell'Italia meridionale (Lucania e Bruttium), mentre un caratteristico alfabeto Osco veniva normalmente utilizzato altrove (inclusa la Campania). Esistono alcune evidenze linguistiche che suggeriscono che l'uso dell'alfabeto greco a Messana fosse particolarmente influenzato dall'uso siciliano della lingua greca in Sicilia.
Bibliografia
Ko2004: p. bollo pag. 144
Trismegistos (TM) N.
171807
Testo dell'iscrizione
Interpretativa | EpiDoc | Traduzione
ΜΑΜΕΡΤΙΝΟΥΜ
Segni diacritici
Onomastica
Contributori
Jonathan Prag: cura, supervisione codifica e traduzione inglese
Kalle Korhonen: raccolta dati, trascrizione ed edizione critica iniziali
Serena Agodi: raccolta dati presso il Museo, inserimento dati, traduzioni
Salvatore Cristofaro: conversione in EpiDoc, definizione schema XML da EpiDoc/TEI, inserimento dati
Daria Spampinato: definizione schema XML da EpiDoc/TEI, inserimento e revisione dati
Francesca Prado: revisione storico-epigrafica
Visita autoptica effettuata il 21-03-2017
Fotografie a cura di: Liceo Artistico Statale "M. M. Lazzaro" di Catania
Data ultima revisione 09-03-2022
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