Roma

Roma

pagana

Latino

Tra il 25 gennaio 52 d.C. e il 24 gennaio 53 d.C.

Altezza 51, Larghezza 55, Spessore 2.9-4.1

Lettere regolari, di alta forma imperiale profondamente tagliate, con grazie molto modeste. P è aperta, E e F hanno barre orizzontali uguali. I primi e gli ultimi tratti della M si appoggiano verso l'interno. I numeri sono soprasegnati. I segni di interpunzione sono presenti, ma incisi solo leggermente.

349

in esposizione - Sala XI (al 28-02-2019)

Provenienza incerta.

Collezione dei Benedettini

Non c'è spazio nella pietra per il nome della persona o della comunità responsabile della dedica, ipoteticamente presente in altra iscrizione. Una lastra di marmo di questo tipo potrebbe essere stata collocata alla base di una statua. Frammenti di una statua colossale, probabilmente dell'imperatore Claudio, sono stati trovati a Tindari all'inizio del 1800 (oggi al Museo Archeologico Regionale "Antonino Salinas" di Palermo, inv. 702), che faceva parte di una serie di statue monumentali di imperatori giulio-claudi (e statue degli imperatori giulio-claudi sono attestate in diverse città siciliane). Il restauro della statua di Tindari è stato modellato sul torso colossale nel Museo Civico (Percorso romano n. 18), trovato nel 1737 nella zona di edifici monumentali pubblici nel centro della colonia romana di Catania. è molto probabile che il torso nel Museo Civico sia quello di un imperatore giulio-claudio, forse Claudio, seduto nello stile del dio Giove. Poiché non esistono prove specifiche, questa iscrizione potrebbe anche provenire da Roma - ma non è meno plausibile che essa provenga da Catania e potrebbe forse anche far riferimento a questa statua, o a un monumento simile.