Denominazione antica di origine
Catina
Denominazione moderna di origine
Catania
Tipo epigrafico
Religione
pagana
Lingua dell'iscrizione
Greco antico
Data dell'iscrizione
Fine II secolo - inizi del IV secolo.
Tecnica di esecuzione
Materiale
Tipo di oggetto
Dimensioni del supporto (cm)
Altezza 32.5, Larghezza 30, Spessore 1-3.5
Forme delle lettere: alfa con la traversa spezzata; Ε; theta e omicron romboidali; Μ, Π, L¯; fi montante e romboidale; ω. Foglia di edera nella r. 1.
Inventario N.
259, 280, 305
Collocazione
sotterraneo SB4 + sotterraneo SB5 (al 28-02-2019)
Luogo di provenienza
Catania.
Collezione di provenienza
Collezione dei Benedettini
Commento
L'iscrizione è interessante per la fraseologia, per la quale non si trovano paralleli. Di norma la procedura di costruzione della tomba non viene descritta in modo così estensivo. La frase ἐκτησάμεθα χώραν καθαράν è notevole. Χώρα καθαρά si può riferire, nei testi letterari, alla terra purificata dai nemici o dagli Empi, oppure alla Terra Santa. Qui sembra più naturale un riferimento a una "terra vergine", dove non erano mai state sepolte altre persone. Notevoli il verbo θεμελιόω, raro nell'epigrafia e l'uso di κοιτών con il significato di tomba, unico caso attestato. Per il cognome del marito di Αὐρηλία Κλωδία, non si trovano soluzioni plausibili. Si potrebbe pensare a Φιλοδᾶς, attestato soprattutto in Beozia. In ogni caso, il nome deve essere grecanico. Alla fine si trovano le prescrizioni sull'uso della tomba, rare nell'epigrafia di Catania.
Bibliografia
I.Sicily N.
Trismegistos (TM) N.