Denominazione antica di origine
Catina
Denominazione moderna di origine
Catania
Tipo epigrafico
Religione
pagana
Lingua dell'iscrizione
Latino
Data dell'iscrizione
Seconda metà del I secolo, in base alla decorazione, al nesso Diis Ma"[nibus] e alla paleografia.
Tecnica di esecuzione
Materiale
Tipo di oggetto
Dimensioni del supporto (cm)
Altezza 44, Larghezza 36, Spessore 36
1: la seconda I montante, 2: T montante. Punti a forma di virgola tra le parole (anche dopo L a r. 2).
Inventario N.
836
Collocazione
Sala XXII settore A7 (al 28-02-2019)
Luogo di provenienza
Probabilmente Catania. È notevole che l'epigrafe non sia stata segnalata da Mommsen o da altri autori, né sia stata inclusa nel CIL VI. Forse il cinerario veniva conservato in un posto poco accessibile del Museo Biscari.
Collezione di provenienza
Collezione Biscari
Commento
Se il cinerario è di fattura urbana deve esser stato esportato a Catania nell'antichità. Per la decorazione un parallelo potrebbe essere CIL VI 4683. Non sappiamo dove fu incisa l'iscrizione. L'indicazione della filiazione o dello stato libertino è rara a Catania. Non possiamo dire se il nome della defunta fosse al genitivo o al dativo.
Bibliografia
I.Sicily N.
Trismegistos (TM) N.