Epigrafia è il nome fornito alla pratica di scrivere su materiale durevole, come
pietra o metallo (anziché legno, papiro o pergamena). La decisione di
incidere un testo è una scelta culturale e non comune ad ogni società. Gli
antichi Greci e soprattutto i Romani incisero testi in grandi quantità (ne
sopravvivono fino a un milione); altri, come i Fenici, ne produssero molti di
meno.
Le iscrizioni più comuni sono gli epitaffi funerari (c.a il 70%), ma molti altri tipi
di documenti venivano incisi, sia pubblici (per esempio leggi, trattati, iscrizioni
onorarie) che privati (per esempio maledizioni). Le iscrizioni rispecchiano
una deliberata scelta di produrre un testo permanente, spesso
pubblicamente visibile, quindi esse non sono necessariamente la
replica del documento originale, inoltre rispecchiano sempre un
consapevole sforzo di presentare un testo e devono essere interpretati
di conseguenza.
Grazie al loro materiale durevole, le iscrizioni sono una valida risorsa che
testimonia numerosi aspetti della società antica: lingue, popolazioni,
avvenimenti storici, istituzioni pubbliche, strutture familiari, credenze
personali, pratiche onomastiche e molto altro. Per alcune lingue antiche,
come il Fenicio ed il Siculo, le iscrizioni sono la nostra unica testimonianza.