Catina

Catania

Latino

Fine III secolo - seconda metà del IV secolo.

Altezza 33, Larghezza 39.5, Spessore 1.8

La mano è diversa tra la r. 1 e le rr. 2-3. Lettere poco profonde nella r. 1, dense nella r. 2, spaziate nella r. 3. Punti prima e dopo VC nella r. 2.

916

Cassetta EPICUM 2 Sala XXII + Cassetta EPICUM 3 Sala XXII + Cassetta 29 Sala XXII (al 28-02-2019)

Probabilmente Catania. Sembra verosimile che si tratti di ritrovamenti locali.

Collezione Biscari

Il frammento enigmatico contiene nomi al nominativo, che evidentemente fanno parte di un elenco. Non sappiamo quanto manca a sinistra, perché è incerto se [---]chus avesse uno o due nomi. Il rango dei personaggi segnalati, anche di [--- Ve]nantius, era alto, ma non si tratta dei nomi dei consoli, come forse in EpiCUM232. Visto che la paleografia della r. 1 si differenzia dalle altre righe, pare che le due sezioni siano state incise in tempi diversi. Per di più, è pensabile che lo stesso elenco continuasse sull'altro lato, nell'epigrafe EpiCUM454, dove, però, la paleografia riporta ad un'epoca più tarda. In ogni caso, sembra che il rango dei personaggi diminuisca dall'alto verso il basso. - In base alla paleografia non si crede che l'epigrafe sia anteriore a 300 ca.; i personaggi appartengono, quindi, alla prima metà del IV secolo, l'ultimo periodo in cui troviamo ancora il titolo di Caesar in uso. È possibile che tra le righe 1 e 2 ci fosse un'altra riga con una o due parole, ma non un nome. - Il rango del personaggio a r. 2 è stato interpretato come consularis Siciliae. Se il lato destro è originale, e veniva indicato anche il nome della provincia, la grafia poteva essere consularis p(rovinciae) S(iciliae), come nel IG XIV 453 = CIL X 7017. Il nome [---]chus può essere, ad es., Antiochus o Clearchus. - La scrittura delle rr. 2-3 è assai simile a quella del frammento in EpiCUM206.